Descrizione
Il rischioso viaggio della Torpediniera 3 (1-3 novembre 1918)
Con il presente contributo l’Autrice vuol far capire, al di là di ogni retorica patriottica o mitizzazione dell’Austria felix, la complessità dell’intreccio, i retroscena meno noti che prepararono l’arrivo dell’Italia a Trieste ed in tutto l’ex Litorale asburgico.
Quella svolta epocale deve essere collegata inevitabilmente all’evolversi degli eventi bellici al fronte occidentale, italiano balcanico, mediterraneo a partire dall’estate 1918.
Alla disintegrazione degli Imperi centrali contribuirono, in modo determinante, le sofferenze insopportabili determinate dalla guerra, rivendicazioni sociali e nazionali, incentivate dai 14 punti di Wilson. Soldati dell’esercito austroungarico di ogni nazionalità combatterono al fronte del Piave e nella Battaglia del Solstizio.
La questione di Trieste non si può comprendere isolatamente.
Ci aiutano in tal senso pubblicazioni recenti, edite soprattutto in Croazia ed a Vienna, e documenti rimasti nell’ombra per molti decenni, come la memoria del vicecomandante della torpediniera 3 Gebauer, oltre alla testimonianza dell’esponente più importante del partito liberalnazionale italiano a Trieste, Marco Samaja.
Alla fine dell’ottobre 1918 il destino dell’ex Litorale non era ancora deciso.
L’obiettivo di questa pubblicazione è quello di illustrare le variabili che hanno determinato quell’esito finale.
Nei giorni del finis Austriae, in un complesso intreccio di fattori politici e militari, ecco perché la pericolosa missione affidata alla torpediniera 3, sequestrata dal comitato slavo di Zagabria alla flotta austroungarica, aprì la rotta al cacciatorpediniere Audace.
Marina Rossi, più volte docente a contratto presso la cattedra di Storia dei Paesi Slavi delle Università di Trieste e Venezia, è particolarmente nota, anche all’estero, per gli studi riguardanti il fronte orientale e le prigionie in Russia nel corso dei due conflitti mondiali. Con Editoriale Programma ha già pubblicato Nel vortice di due rivoluzioni nel 2017 e 1918 basta con la guerra! nel 2018.
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